Lezioni di cioccolato

Lezioni di cinema italiano più che decoroso, divertente e lieve anche quando tocca argomenti di una certa serietà. Mattia, giovane geometra ed imprenditore con pochi scrupoli e ideali terra terra, si trova improvvisamente in un mare di guai quando Kamal, operaio egiziano assunto in nero, precipita dal tetto di una casa in costruzione e si frattura entrambe le braccia. Per evitare la denuncia dovrà sopperire all’impossibilità dell’uomo di partecipare ad un importante corso per cioccolatieri (griffato Perugina) fingendo di essere proprio lui.

Ha inizio, così, un’avventura ai limiti dell’assurdo che porterà Mattia a comprendere tutti i valori fino ad allora ignorati: la pazienza, la tolleranza, la profondità, la sincerità e l’impegno. Conoscerà, toh che combinazione, anche Cecilia, giovane partecipante terrorizzata dal fatto di aver incontrato, nella sua vita, solo uomini bugiardi. Figurarsi la gioia della ragazza (una brillante Violante Placido) quando scoprirà la vera identità di Mattia.

Divertente gioco di equivoci, ben congegnato e supportato degnamente da un cast di attori capaci, fra i quali spicca un parruccosissimo Neri Marcorè, nel ruolo del maitre chocolatier, e il protagonista, che ha il volto (e il corpo) di quel gran bel fig…liolo di Luca Argentero, già apprezzato l’anno scorso in “Saturno contro”. Insomma, il famigerato e trashissimo GF non ha prodotto solo spazzatura, a quanto pare. Il film si lascia vedere e scorre via tranquillo fra baci, abbracci e lezioni di pasticceria. All’uscita avevamo l’acquolina in bocca, non s’è ancora capito se per la cioccolata o per l’Argentero. Avevamo. Noi. Prima persona plurale del pronome personale. Ma come chi… Maria ed io, le Thelma & Louise del multisala di Casamassima.